Giorni delicatissimi per la Juventus, non solo l’uscita dall’Europa: il caso plusvalenze può portare anche a penalizzazioni in classifica
La stagione della Juventus sta prendendo una piega decisamente inattesa e piuttosto negativa. I bianconeri stanno accumulando delusioni su delusioni e sono ormai usciti fuori ufficialmente dalla Champions League. Una eliminazione che appariva inevitabile dopo aver compromesso il girone e infatti si è concretizzata con il ko in casa del Benfica.
I bianconeri hanno fallito l’ultimo appello in casa dei portoghesi, venendo annientati dalla squadra di Schmidt, che solo nel finale ha un po’ allentato la prese permettendo alla squadra di Allegri di uscire dal ‘Da Luz’ con un punteggio onorevole. Il 4-3 in realtà non rispecchia quanto visto in campo, che avrebbe potuto tradursi anche in uno scarto decisamente maggiore. I bianconeri ora devono concentrarsi sul campionato, per cercare, almeno lì, di porre rimedio ai disastri di questo inizio di stagione, ma la rimonta non si annuncia facile. E sullo sfondo, a rendere lo scenario molto preoccupante per il club, c’è anche la conclusione delle indagini per il caso plusvalenze. Le indagini erano state avviate lo scorso anno dalla Procura di Torino per fare chiarezza su aspetti oscuri legati ai conti del club e adesso le risultanze hanno portato a ben 16 indagati, tra cui il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ad Maurizio Arrivabene e l’ex ds Fabio Paratici, per i fatti risalenti agli anni 2018, 2019 e 2020. Nel mirino degli inquirenti, non soltanto le plusvalenze di quegli anni, ma anche altri aspetti legati alla pandemia e che potrebbero mettere il club davvero nei guai, con un rischio anche di penalizzazione in classifica.
Infatti, come riportato da ‘Repubblica’, ci sarebbero ben 16 contratti ‘sospetti’, diversi da quelli depositati in Lega calcio. Scritture private in cui ci sarebbero accordi con i giocatori per la rinuncia a una sola mensilità anziché a quattro relativamente al periodo di sospensione dell’attività agonistica per il Covid nella primavera 2020 e promesse di restituzione a prescindere e non soltanto in caso di permanenza nel club. L’indagine, nel corso della quale sarebbe stata ricostruita anche la famosa ‘carta Cristiano Ronaldo‘, per un valore complessivo di 20 milioni di euro, potrebbe trasferirsi anche in sede di giustizia sportiva. Se venisse accertata l’esistenza di contratti non depositati in Lega calcio e di cifre non iscritte a bilancio, per la Juventus ci sarebbe il rischio concreto di una fortissima multa e della penalizzazione di uno o più punti in classifica.
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