Si palesa il clamoroso rischio retrocessione per la Juventus, ancora al centro del caos per stipendi e plusvalenze: la conferma gela i tifosi bianconeri.
Archiviata la pratica contro il Nantes per il definitivo accesso alla fase ad eliminazione dell’Europa League, la Juventus ha ora il mirino puntato sull’importante derby della Mole in programma in serata. Importante perchè in caso di vittoria, la squadra di Allegri si avvicinerebbe ulteriormente alla zona Champions League, obiettivo ancora alquanto proibitivo ma che ad oggi pare comunque più alla portata. La Vecchia Signora dovrà dunque dimostrarsi più forte della pesante penalizzazione inflitta, che di fatto ha stravolto la stagione bianconera.
Potrebbe però a breve mutare lo scenario per la Juventus, che nella giornata di domani presenterà il ricorso ufficiale al collegio di Garanzia per i 15 punti in classifica. In caso di accoglimento del ricorso, compirebbe dunque un enorme salto in graduatoria il club piemontese, che però potrebbe ora andare incontro a future sanzioni ben più gravi. Tra di queste figura anche la clamorosa ipotesi della retrocessione, alimentata anche da un’importante conferma di queste ultime ore.
È una situazione tutt’altro che rassicurante quella che circonda la Juventus, al centro del ciclone creato dal ‘caso plusvalenze fittizie’ e dalla ‘manovra stipendi‘. Oltre ai 15 punti di penalizzazione, ulteriori sanzioni ben più gravi potrebbero colpire in pieno la Vecchia Signora, che rischierebbe anche di tornare in Serie B come accaduto nel ‘caso calciopoli’ del lontano ma ancora indigesto 2006.
È sicuro di ciò l’ex presidente del Torino, l’avvocato Gigi Marengo, che a tal proposito è intervenuto a gamba tesa ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. “Io sono convinto che quello che è arrivato forse sarà revocato, in effetti quella sentenza di 15 punti uno spazio difensivo la lascia. Il grosso però deve ancora arrivare e arriverà con il processo sugli stipendi. Senza quell’escamotage sugli stipendi, il bilancio del patrimonio netto risulta negativo, e con il patrimonio netto negativo non ci si può iscrivere al campionato.
Parrebbe infatti che quell’escamotage sia servito alla società per iscriversi al campionato. se questo fosse certo, scatterebbe in automatico una sanzione che va dalla retrocessione alla radiazione. È per questo – prosegue l’ex patron granata – che io sono estremamente convinto che l’anno prossimo la Juventus giocherà in Serie B“. Sono parole forti quelle rilasciate da Marengo, che pare dunque certo della futura retrocessione del club bianconero, a detta sua inguaiato in via definitiva dall’escamotage operato sulla manovra stipendi.
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