La Juventus dovrà ancora attendere per scoprire il suo destino in questa stagione: ecco quando si celebrerà il processo per la manovra stipendi
La stagione anomala e complicata della Juventus prosegue, con i bianconeri che vivranno settimane e mesi ancora molto delicati per quanto concerne le loro sorti in campionato, che influiranno, inevitabilmente, anche sugli scenari futuri.
Juventus, il ‘doppio fronte’ prosegue: Allegri insegue la rimonta, il club l’assoluzione di fronte alla giustizia
In campo, Massimiliano Allegri e i suoi sembrano aver assorbito lo shock della penalizzazione di 15 punti inflitta per la riapertura del caso plusvalenze. Bianconeri che stanno tentando la risalita riaprendo un nuovo filotto di risultati positivi, anche se la distanza dalla zona Champions resta cospicua. Nel frattempo, la società ha presentato il ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro la penalizzazione. L’organo giudicante prenderà posizione sui rilievi della Juventus. Come noto, non si entrerà nel merito della sentenza, ma questa potrà essere annullata o riformata sulla base di vizi di forma o procedurali. Juventus che però dovrà poi fronteggiare anche altri filoni processuali come quello per la manovra stipendi, che potrebbe generare altre sanzioni e penalizzazioni.
Juventus, il processo per la manovra stipendi dopo il ricorso al Coni: il motivo annunciato in diretta
Da questo punto di vista, arrivano dei chiarimenti relativamente alle tempistiche del tutto. Il processo per la manovra stipendi, infatti, non dovrebbe aprirsi prima della pronuncia del Collegio di garanzia del Coni. Una pronuncia per la quale potrebbero volerci anche due mesi, stante il termine di legge di sessanta giorni rispetto al ricorso entro il quale prendere una decisione.
Le dichiarazioni dell’avvocato Chiacchio, esperto di diritto sportivo, intervenuto nel corso del programma ‘Terzo Tempo’ sull’emittente locale Tele A, aiutano a fare chiarezza: “Nel processo per la manovra stipendi, la proroga è stata chiesta anche per attendere l’esito definitivo del ricorso al Coni. Il processo sarà celebrato successivamente per determinare l’afflittività della pena, sulla base di quelle che saranno le risultanze. La condanna della Juventus dopo l’assoluzione? In un primo momento erano emerse plusvalenze sporadiche, non un sistema e soprattutto non confessioni tramite intercettazioni, che hanno permesso di giungere a dei manoscritti molto significativi. Senza quelle, sarebbe stato quasi impossibile arrivare a una condanna. Il Napoli invece per il caso Osimhen non rischia nulla, il suo procedimento è naufragato e dubito emergeranno elementi nuovi per una revocazione. La richiesta di proroga di sei mesi fa intendere che gli inquirenti non abbiano niente in mano”.