La Juventus attende i vari verdetti della giustizia sportiva: dagli addetti ai lavori una previsione che scongiura lo scenario retrocessione
La Juventus entra in un finale di stagione tutto da vivere. In campo, con l’ultimo terzo di campionato in cui tentare una clamorosa rimonta in classifica e con il percorso in Europa League e Coppa Italia che potrebbe regalare la possibilità di un trofeo, e fuori dal campo, con le note vicende che potrebbero chiarire gli scenari futuri del club.
Juventus, i mesi della verità: attesa per il Collegio di Garanzia del Coni (e non solo)
Poco prima del ritorno con lo Sporting nei quarti di Europa League e del match di campionato sempre molto sentito con il Napoli, ci sarà, il 19 aprile, la data della discussione del ricorso del club bianconero contro la penalizzazione di 15 punti, al Collegio di Garanzia del Coni. In quella data si saprà dunque se la società piemontese si vedrà restituiti quei punti, tornando in zona Champions (oggi sarebbe al secondo posto in classifica), oppure se dovrà mantenere l’handicap anche per il finale di campionato. Verrà poi il momento di capire cosa emergerà dagli altri filoni di inchiesta, in primis quello sulla manovra stipendi, altra situazione che può essere potenzialmente preoccupante e portare ad altre sanzioni non di poco conto.
Juventus, Vaciago sul futuro: “Dubito si rischi la retrocessione”
C’è tuttavia chi è ottimista in merito, come il direttore di ‘Tuttosport’ Guido Vaciago. Il quale, ai microfoni di Tv Play, si sente di escludere scenari particolarmente negativi.
“Io non credo che la Juventus rischi la retrocessione in Serie B – spiega – Magari si può immaginare una Juventus senza Europa. Il ricorso presentato contro la penalizzazione è solido, la sentenza non solo da me è definita tecnicamente sbagliata. Il Collegio deciderà, io mi auguro che la legge sia uguale per tutti e la Juventus non sia la sola a pagare, al momento mi sembra una disparità di giudizio molto grave”. Sul futuro della rosa e della società: “Da capire quali saranno i danni economici e quanto eventualmente il club dovrà pagare. Da lì poi l’impatto sui conti e sulla necessità di cessioni. Al momento, non credo che la società si prepari a vendere Vlahovic, anche se l’appeal sul mercato non manca. Di Maria potrebbe rimanere anche senza Europa, il discorso per Rabiot è diverso ed effettivamente può andare via, ma potrebbero proporgli di restare con la fascia di capitano. Per il futuro, si potrebbe applicare un progetto come quello del Napoli, simile a quello che la Juve aveva varato nel 2011, con acquisti che non avevano appesantito i conti e con diversi giovani. In società, vedremo cosa accadrà nei prossimi due mesi, ma escludo la presenza di un ex calciatore all’interno della società come Del Piero, Chiellini e Buffon. E’ una cosa che secondo me si farà in un secondo momento”.