La Juventus lotta per sovvertire i verdetti della giustizia sportiva, ma il destino bianconero appare segnato in Europa: il motivo
La settimana di coppe europee ha sorriso alla Juventus, che è riuscita a riscattare la delusione della gara d’andata contro il Nantes nei sedicesimi di Europa League e in Francia si è guadagnata il passaggio del turno con una netta vittoria per 3-0. Successo importante per la squadra di Allegri, grazie alla tripletta di Di Maria e ora prossimo turno contro i tedeschi del Friburgo. 
Juventus, dal ricorso contro la penalizzazione agli altri processi: marzo delicatissimo per i bianconeri
In questo modo, Juventus che prova a tenere vive le speranze di qualificazione alla prossima Champions League, ma, come sappiamo, la posizione del club bianconero è sub judice. Infatti, la società, dopo la prima penalizzazione ricevuta per la riapertura del caso plusvalenze, dovrà ancora difendersi in diversi processi sportivi per varie altre tematiche, a cominciare dalla manovra stipendi. Nel mese di marzo, ne sapremo di più: a breve la Juventus presenterà il ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro il -15 attuale per le plusvalenze, con la sentenza definitiva che dovrebbe arrivare entro poche settimane. Contestualmente, dovrebbe concludersi l’istruttoria della giustizia sportiva per la manovra stipendi e dovrebbe aprirsi inoltre l’udienza preliminare a livello penale dell’inchiesta Prisma.
Juventus, l’Uefa pronta a intervenire a gamba tesa: “Arriveranno certamente punizioni dure”
A tutti i livelli, il club continua a dirsi certo di riuscire a dimostrare la bontà del proprio operato, ma la situazione rimane delicatissima. Con la mannaia definitiva che potrebbe arrivare al termine della stagione da parte dell’Uefa, che potrebbe decidere di escludere la Juventus, in qualsiasi caso, dalle coppe europee, per una o più stagioni.
L’intervento molto duro dell’organo centrale del calcio europeo è ritenuto praticamente certo dal giornalista Paolo Ziliani, che sta seguendo con molta attenzione la vicenda. Il suo parere infatti è che diversamente, la credibilità del sistema di fronte a tutti gli altri club europei risulterebbe compromessa, questo per quanto riguarda gli illeciti non solo dei bianconeri ma anche di squadre come Barcellona e Manchester City, ugualmente coinvolte in altre situazioni scabrose: “Perché punizioni dure ai danni della Juventus sono più certe dall’UEFA che dalla FIGC? – scrive su Twitter – Perché se gli illeciti di Agnelli (e del Barça) venissero sanzionati blandamente i 234 club dell’ECA si ribellerebbero: crollerebbe tutto. Solo da noi la giusta pena viene contrastata”.
