Italia, Sirigu l’uomo in più di Mancini: “Così ho motivato il gruppo!”

Tra i 26 uomini convocati da Roberto Mancini per prendere parte alla spedizione ad Euro 2020, Sirigu è stato decisivo più degli altri.

Chiesa è stato l’uomo del destino. Ha risolto la partita contro l’Austria, ha smorzato la tensione italiana contro la Spagna e ha suonato la carica della finale contro l’Inghilterra. Bonucci ha siglato il gol del pareggio che ha allungato l’atto conclusivo di Euro 2020 ai supplementari prima ed ai rigori poi. Jorginho ha spinto la Nazionale in finale contro Wembley. Insigne ha realizzato il gol della sicurezza contro il Belgio. Gianluigi Donnarumma ha, di fatto, consegnato il trofeo nelle mani di Giorgio Chiellini dopo le due parate consecutive su Sancho e Saka nella drammatica serie di calci di rigore in finale. Questi sono solo alcuni degli azzurri che hanno lasciato il segno durante questi Europei. Possiamo dirlo perchè gli abbiamo visto fare cose straordinarie in campo, ma c’è anche chi è stato decisivo anche fuori, lontano dalle telecamere. Salvatore Sirigu è stato convocato da Mancini come vice di Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Torino ha giocato solo pochi minuti nella partita contro il Galles valida per la terza giornata della fase a gironi, ma ha giocato un ruolo decisivo. L’estremo difensore sardo ha “svelato” il suo contributo alla Nazionale di Mancini al “Corriere della Sera”.

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E’ cominciato tutto con Italia-Turchia

“Prima di Italia-Turchia ho salvato alcune frasi sul telefono e ho deciso di inviarle. Prima di quella gara non sapevano a cosa saremmo andati incontro.” Così ha esordito Sirigu.

Donnarumma è umile

“Quello che ci siamo detti io e Donnarumma prima delle due serie di calci di rigore con Spagna ed Inghilterra resterà per sempre tra me e lui. Meret e Gigio sono giovanissimi e mi ascoltano. Hanno grande umiltà!”

Ecco i messaggi di Sirigu

Sirigu ha svelato al quotidiano anche i messaggi pre europeo e pre finale.

“Veniamo da un anno e mezzo durante il quale il calcio non è stato più lo stesso, per noi è già una vittoria entrare in uno stadio con i tifosi. Ricordiamoci che uniti si è più forti, e che più si è uniti e più si è forti. E godiamocela, perché tanti vorrebbero essere al nostro posto.”

“Un messaggio spero toccante, ma anche libero e positivo. Giochiamocela con il sorriso perché è un privilegio esserci. Siamo arrivati fin qui, non può che andare in un certo modo. Avevo ragione”.