Il Milan sempre più in crisi, nuova sconfitta con l’Inter è rossoneri in caduta libera: non viene risparmiato neanche Leao
Il derby conferma in toto la crisi del Milan, giunto alla terza sconfitta in campionato e alla quarta complessiva. Come in Supercoppa a Riyad, i rossoneri vengono battuti dall’Inter, stavolta con un punteggio meno severo, il che però non può di certo incoraggiare, considerato il livello della prestazione, molto sotto la media. Il passivo è stato limitato soltanto dagli interventi di Tatarusanu e dalla poca ‘cattiveria’ sotto porta dei nerazzurri, che hanno perdonato più del dovuto. Il Diavolo non si ritrova e sembra sempre più in un tunnel senza via d’uscita.
Milan, flop totale: Pioli affonda, Leao finisce ai margini e non incide nemmeno quando entra
Pioli ha tentato la strada della rivoluzione tattica, passando a un 3-5-2 molto coperto, che ha ridotto almeno in parte i rischi e accorciato una squadra ultimamente troppo lunga, ma ha inaridito il gioco, che non ha visto una vera proposta offensiva nel primo tempo. Qualcosa è cambiato solo con gli innesti di Brahim Diaz e Rafael Leao, che però non sono bastati. Lo spagnolo ci ha provato e ha dato un po’ di qualità, il portoghese alla seconda panchina di fila ancora una volta ha mostrato una forma non ottimale e un atteggiamento tendente all’indolenza. Una sola accelerazione degna di nota, e malamente sprecata da Giroud. Con un errore nello stop non è riuscito a concludere in porta a tu per tu con Onana. Il momento è delicatissimo, la squadra che a maggio aveva vinto lo scudetto in pratica non c’è più e il tecnico sembra non riuscire a trovare una soluzione. Quanto al portoghese, sta incidendo la trattativa per il rinnovo, che di questo passo potrebbe anche non avvenire mai.
Milan, Leao nel mirino: “Non è uno che da’ l’anima quando gioca”
Il momento di Leao e di tutto il Milan viene inquadrato a ‘Sky Sport’ da Marco Bucciantini. Commentando il risultato del derby e in generale la fase di profonda involuzione dei campioni d’Italia ormai uscenti, ha spiegato: “Il problema è sapere che in questo momento Leao non può darti l’anima quando entra in campo. E’ un leader tecnico, ma non è un leader emotivo. E’ fortissimo e sulla carta. Insieme a Lautaro Martinez e a Osimhen e Kvaratskhelia, è il miglior giocatore del campionato, ma sai che non tira fuori l’anima”.