Simone Inzaghi resta in bilico. L’eventuale passaggio del turno con il Porto potrebbe non essere sufficiente per rivederlo anche il prossimo anno sulla panchina dell’Inter. Intanto Marotta potrebbe ricevere un assist da un altro club per il sostituto.
Secondo in classifica eppure non potrebbe bastare. O meglio, potrebbe non essere sufficiente per restare sulla panchina dell’Inter anche nella prossima stagione. Mettersi nei panni di Simone Inzaghi non è una cosa “invidiabile” al momento.
Il tecnico nerazzurro sta guidando i vicecampioni d’Italia del 2022 in una stagione molto particolare. I nerazzurri sono molto distanti dalla vetta della classifica e in 25 giornate di campionato disputate ha collezionato 7 sconfitte. Uno score non proprio da compagine che ambisce a fare grandi cose in campionato. Nonostante questo, però, l’Inter è ancora in corsa in Coppa Italia e in Champions League. La “beneamata” affronterà la Juventus in un doppio confronto andata-ritorno valido per la semifinale del trofeo nazionale. Altro discorso, invece, per quanto riguarda la Champions League.
Inter, la Coppa Italia e la Champions fondamentali per Inzaghi
Nella massima competizione continentale, la compagine nerazzurra ha avuto la meglio sul Porto nella gara di andata degli ottavi di finale che si è disputata al Meazza. L’1-0 di Lukaku rappresenta un vantaggio relativamente importante in vista della sfida di ritorno in programma allo stadio Do Dragao di Oporto. Un vantaggio certo, che, però, non consente alla squadra di Inzaghi la possibilità di rilassarsi troppo ai ragazzi di Inzaghi di rilassarsi eccessivamente. I cammini in Coppa Italia e in Champions League potrebbero essere fondamentali per Simone Inzaghi per quanto concerne il suo futuro da allenatore dell’Inter. Fare bene potrebbe valere la riconferma anche per il prossimo anno, visto che il contratto in essere scadrà nel 2024.
Inter, Marotta che assist dal Tottenham: pronto il ritorno di Conte?
Il futuro, ovviamente è tutto da scrivere. L’Inter ha tutta una stagione da percorrere e, tutto sommato, sembra essere prematuro, quindi qualsiasi ragionamento sulla possibile permanenza o meno di Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Eppure per chi gestisce una società e deve dettare i tempi delle cose da fare, ovvero deve programmare il futuro, questi ragionamenti sono all’ordine del giorno soprattutto da Gennaio in poi. In questo momento Inzaghi è in bilico, la permanenza, nonostante il contratto scadrà nel 2024, non è così certa. Dall’estero neanche Conte sembra vivere un “matrimonio” felice con il Tottenham. L’addio dell’ex Inter agli Spurs potrebbe servire a Marotta l’assist per riportarlo all’Inter. Per Inzaghi, invece, potrebbe profilarsi lo stesso destino che venne riservato a Spalletti qualche stagione fa, quando l’esonero del tecnico toscano consentì ai nerazzurri di annunciare Antonio Conte.