Inter, Eder spaventa i nerazzurri: “Non c’è da fidarsi”

Eder, attaccante del Jiangsu FC, commenta la decisione di Suning di abbandonare il calcio cinese. Le parole del giocatore fanno spaventare l’Inter.

Eder spaventa i nerazzurri
Eder ex attaccante dell’Inter. © Getty Images

Eder spaventa l’Inter

La notizia dell‘addio al calcio cinese da parte del gruppo Suning sta facendo inevitabilmente discutere. La decisione, che al momento non coinvolge l’Inter, ha di fatti decretato la fine delle attività sportive del Jiangsu Suning. Nello specifico si sono fermate sia la compagine femminile che quella maschile. Tra i calciatori che nella scorsa stagione hanno permesso all’ex squadra di Zhang Jindong di laurearsi campione di Cina c’è anche l‘ex Inter Eder. L’italo-brasiliano è stato intervistato dai colleghi dell’Oriental Sport Daily ed ha rivolto a Suning parole tutt’altro che al miele. Un messaggio che potrebbe preoccupare non poco i tifosi nerazzurri.

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“Non vogliono più investire!”

“A quanto pare il gruppo Suning non ha più intenzione di investire nel mondo del calcio”. Così l’ex Inter ha spiegato, in breve, la scelta di Suning. Dalle parole dell’attaccante non è chiaro se il gruppo voglia limitarsi alla Cina o anche all’Inter.

“Scaricati senza preavviso”

Eder, nell’intervista, racconta anche com’erano i rapporti tra la squadra e la dirigenza dell’ormai dismesso Jiangsu FC: “Il direttore generale si è dimostrato un bugiardo. Ci aveva promesso che a tempo debito ci avrebbe ripagato degli sforzi che avevamo compiuto lo scorso anno. La parola, però, non è mai stata mantenuta. In generale la società ha mancato di rispetto a tutti. Dipendenti e giocatori sono stati lasciati senza stipendio. La cosa peggiore è che noi calciatori siamo stati privati di poter giocare in altre squadre. Questo non è il riconoscimento che ci aspettavamo dal gruppo Suning.”

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“Sforzi non ripagati”

Una situazione veramente complicata che ad un certo punto dell’intervista acquista anche note di surreale. Eder, infatti, ha raccontato anche un retroscena in merito a com’è stata gestita la convivenza post Covid dalla società cinese: “Ci hanno rinchiusi in hotel. Ci siamo sacrificati per rispetto del club. Alla fine non abbiamo ottenuto alcun riconoscimento. Questo non è bello!

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