Nel post-partita di Inter-Bologna ha parlato ai microfoni di ‘Dazn’ il tecnico nerazzurro Antonio Conte
L’Inter vince e convince contro il Bologna nell’anticipo del sabato sera di Serie A. Al termine della sfida ha parlato l’allenatore nerazzurro, Antonio Conte, che hai microfoni di ‘Dazn’ ha analizzato anche la prestazione di Hakimi: “Stiamo parlando di un ragazzo che ha 20 anni, ha fatto solo due anni al Dortmund. Come ho detto precedentemente c’è un calcio meno tattico in Germania, ti battezzano meno. Penso che Haki sia un calciatore che sta lavorando, ha capito la differenza di giocare in Italia al posto della Bundesliga, dove ci sono più spazi. Lui deve lavorare, ha ampi margini di miglioramento ed è nella squadra giusta con l’allenatore giusto. Può diventare uno specialista in quel ruolo, uno dei più forti. Ma ribadisco: deve lavorare tanto. Queste prestazioni aumentano la fiducia come qualche errore in passato aveva fatto andare giù l’autostima”.
Sulla partita: “Il gol del Bologna è arrivato in maniera inaspettata: potevamo e dovevamo fare meglio. A volte abbiamo riaperto partite che stavamo dominando, e venivamo da una cattiva esperienza proprio con loro a luglio. Oggi eravamo determinati, attenti. I ragazzi sanno che devono tenere la soglia di attenzione sempre molto alta, perché in questo modo è difficile giocare contro di noi. Ma se molliamo un attimo, concediamo”.
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Inter, l’analisi di Conte e il rapporto con Eriksen
Conte ha quindi analizzato il successo e soprattutto la prova di Lukaku: “Io l’avevo definito un diamante grezzo quando era arrivato qui. Era arrivato dove era arrivato solo per qualità sue, mentre lavorandoci può diventare uno dei più forti al mondo. È sula buona strada, lui ha tutto: qualità fisiche, ha gamba a campo aperto. Tutto. Un giocatore di football americano. Ho insistito tanto, non solo all’Inter ma anche in precedenza. Da questo punto di vista è unico. E poi è umile, lavora tanto”.
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Infine sul rapporto con Eriksen: “Un buonissimo rapporto, come con tutti. E non mi stanco di ripetere: tutto quello che faccio, è per il bene dell’Inter. Quando scelgo un giocatore, l’ultima cosa che guardo è la testa, chi è: faccio la valutazione dalla punta dei piedi al collo. Christian si sta impegnando ed è a disposizione”.
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