Ibrahimovic, l’infortunio ed il futuro: testa alla… Champions League

La notizia dell’infortunio non ha di certo scalfito Ibrahimovic che ha già la testa proiettata verso il prossimo obiettivo: la Champions League

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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan / Getty Images

Un infortunio che fermerà certamente la sua corsa di inizio stagione, ma non riuscirà di certo ad arrestare la sua voglia: Zlatan Ibrahimovic, a poche ore dalla doppietta e dal problema fisico patito durante Napoli-Milan, è già al lavoro per tornare presto in campo.

La lesione al bicipite femorale, costringerà il leone Ibra a stare rinchiuso in gabbia per circa un mese. La testa dello svedese è però già rivolta al ritorno in campo e, perché no, ai prossimi obiettivi da raggiungere in rossonero.

Questa annata può regalare belle soddisfazioni ma l’orizzonte di Ibrahimovic non si ferma affatto a giugno. C’è una competizione da riconquistare e, magari, da giocare…

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Ibrahimovic resta ancora per la Champions League? Il piano del Milan e di Raiola

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Zlatan Ibrahimovic, campione del Milan / Getty Images

Senza troppi fronzoli: il nuovo orizzonte di Zlatan Ibrahimovic si chiama Uefa Champions League. Constatata infatti la sua straordinaria condizione di forma e la parallela attitudine di una squadra semplicemente rinata dopo anni bui, Ibra non ha alcuna intenzione di fermarsi a giugno 2020 e vorrebbe andare avanti, almeno un altro anno, per sentire nuovamente quella musichetta e completare così un percorso straordinario.

Ibra vuole rigiocare la Champions League40 anni, vuole farlo con il suo Milan, e vuole farlo con quei compagni che, in questo ultimo anno, lo hanno seguito, assecondato, servito ed anche fatto gioire.

E da parte del Milan l’intenzione di assecondare questo desiderio dello svedese c’è tutta.

Raiola e Maldini si incontreranno infatti (probabilmente già ad inizio del nuovo anno) per capire insieme come strutturare questo nuovo contratto. La volontà dei due è quella di far proseguire questo matrimonio. Quella di Ibrahimovic, continuare a ruggire in campo. Anche in Champions League.

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