Dal suo arrivo alla Roma, Dan Friedkin ha dimostrato grande attenzione a tutto l’universo capitolino: il gesto per le donne giallorosse
Friedkin ha ereditato la Roma da un suo connazionale, James Pallotta. Il presidente giallorosso ha fatto uscire la società dalla Borsa, questo al fine poter avere maggior libertà di manovra. Ora l’obiettivo dichiarato dalla società è di aumentare i ricavi e per farlo è necessario avere uno stadio di proprietà.
Tutto quello che porta il nome di Roma calcio ovviamente dipende dagli introiti che, in primis, genera la squadra allenata da Jose Mourinho. Senza la Champions fatturare milioni diventa molto più complicato, per questo Friedkin punta fortemente sullo stadio di proprietà. Il suo progetto per realizzarlo nel rione Pietralata, Roma Est, ha già superati diversi passaggi dell’iter in Campidoglio. Purtroppo per vederlo realizzato serviranno almeno tre, quattro anni ad essere ottimisti. In attesa di questa novità, c’è una parte della società che sta dando grandi soddisfazioni: la squadra femminile.
Dan Friedkin tiene molto alla Roma Femminile, d’altronde il background culturale resta quello americano dove lo sport in gonnella da sempre possiede una marcia in più. A illustrare la volontà del presidente della Roma, come riporta vocegiallorssa.it, è stata la dirigente Betty Bavagnoli.
L’Head of Women’s Football del Club capitolino ha rimarcato come la proprietà americana ha un visione del calcio femminile completamente diversa da quella italiana. La proprietà, spiega, “ha accettato questa sfida con due obiettivi”. La stessa Bavagnoli racconta di avere un rapporto ottimo con Tiago Pinto, così come con tutte le persone di Trigoria: “Non avevo mai vissuto un rapporto così importante”. La squadra è attualmente prima nel girone playoff con un vantaggio di 8 punti sulla Juventus.
Bavagnoli: “Perché ringrazio Dan Friedkin”
Betty Bavagnoli, al vertice della Roma Femminile, con un passato anche alla Lazio, sia da giocatrice sia da allenatrice, spiega chiaramente perché Dan Friedkin rappresenta un’eccezione nel mondo del calcio.
“Quando abbiamo iniziato il percorso – ha affermato – avevamo parlato di cifre. Credo che inizialmente l’investimento per i primi tre anni fosse di un milione e mezzo”. Una cifra che, come ammette la stessa dirigente, è stata rivista al rialzo: “Non è scontato che un club decida di investire perché il calcio femminile, attualmente, non ha grandi ritorni”.
Bavagnoli non si nasconde neanche quando gli chiedono del futuro del calcio femminile in generale, spiegando che il futuro della Roma femminile, così come quello delle altre società, non dipende soltanto dai club. “In Italia – spiega – abbiamo bisogno di evolverci come investimenti. Qualcuno dovrà decidere di iniziare ad investire e aumentare gli investimenti. In Figc ne sono consapevoli”.