Fischio dagli spalti: cosa succede se un giocatore interrompe il gioco

Scopriamo cosa succede nel caso in cui un giocatore interrompa il gioco a causa di un fischio beffardo proveniente dagli spalti. In questo periodo di polemiche per il VAR, andiamo ad analizzare una curiosa regola del mondo del calcio.

Avete mai pensato a cosa possa accadere se un giocatore decidesse di interrompere il gioco per aver sentito un fischio derivante dal pubblico? Non tutti sanno cosa debba fare l’arbitro. Andiamo ad analizzare la regola.

Arbitro Serie A
Arbitro Serie A © LaPresse

Il calcio, nonostante sia stato inventato oltre un secolo e mezzo fa, è uno sport in continuo aggiornamento con i tempi, e proprio a causa di ciò sono innumerevoli le regole che sono state integrate più o meno recentemente. Non è infatti raro trovarsi di fronte a situazioni che mettono in difficoltà anche gli stessi protagonisti di una partita con giocatori ed allenatori che in qualche occasione si trovano spiazzati di fronte alle decisioni dell’arbitro.

In più di qualche occasione la classe arbitrale organizza degli incontri con allenatori e capitani delle squadre per fare il punto su quelle che sono le novità di gioco. Una di queste situazioni difficili da interpretare, sconosciuta ai più, riguarda proprio l’interruzione da parte di un giocatore a causa di un fischio proveniente dagli spalti e scambiato per quello dell’arbitro. Scopriamo insieme cosa dice il regolamento riguardo a questa situazione che più volte è capitata sul terreno di gioco. Sono situazioni che non tutti conoscono, probabilmente anche tra gli addetti ai lavori c’è qualche dubbio considerato il fatto che si tratta di occasioni rare da verificarsi.

Interruzione del gioco a causa di un fischio dagli spalti: c’è anche il rischio penalty

Calcio di rigore
Cristiano Ronaldo © Getty Images

Non è una cosa così rara, e più volte è capitato che, durante una partita di calcio, qualcuno dal pubblico abbia tratta in inganno uno o più giocatori con un fischietto. Non è stato raro che questi ultimi siano caduti in pieno nel tranello. Anche per queste situazioni però esistono delle regole ben precise.

Infatti, se ad esempio un calciatore che venisse ingannato da un fischio proveniente dagli spalti, dovesse prendere il pallone con le mani all’interno dell’area di rigore, non sarebbe assegnato il penalty, ma il gioco ripartirebbe con una rimessa dell’arbitro. La situazione sarebbe però diversa nel caso in cui l’arbitro non dovesse sentire il fischio proveniente dall’esterno, e in quel caso il direttore di gara potrebbe anche assegnare un clamoroso calcio di rigore.

Impostazioni privacy