Il suo possibile ritorno in F1 dopo le minacce di morte è stato stroncato da Lewis Hamilton, che lo ha gelato con un: “Niente da dire”
Lewis Hamilton non è ancora riuscito a tornare competitivo in questa stagione, dopo aver avuto diversi problemi anche lo scorso anno. Le battaglie con Verstappen del 2021 sono un lontano ricordo.
Il 2023 del pilota inglese è iniziato sulla falsariga dello scorso anno. Il campionato 2022 ha visto il pilota inglese chiudere per la prima volta nella sua carriera una stagione in F1 senza nemmeno una vittoria. Questa cosa non gli era mai capitata, nemmeno negli ultimi anni alla McLaren, prima del passaggio in Mercedes.
“Il Re Nero” vuole competere ancora per la vittoria e per i record (insegue l’ottavo titolo che lo renderebbe unico nella storia) e non ha intenzione di rimanere nel paddock tanto per partecipare. Toto Wolff ha assicurato che già dal Gran Premio di Imola verranno introdotte grandi novità sulla W14 e questa speranza alimenta le ambizioni del sette volte iridato di tornare lì dove gli compete. Per ora può al massimo battagliare con il compagno di box Russell e con le due Ferrari, cadute in disgrazia al suo pari.
F1, Hamilton non è più competitivo: come sono distanti i duelli con Verstappen del 2021
Ad oggi sembrano lontanissimi i tempi in cui Hamilton battagliava ruota a ruota con Max Verstappen per la conquista del titolo mondiale del 2021. La Mercedes e la Red Bull diedero vita ad un duello magnifico, risolto solo all’ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi, prova finale del campionato.
Ne seguirono una serie di polemiche tuttora non del tutto placate, per quella che fu la condotta di gara scelta dal Race Director Michael Masi. L’australiano non fu irreprensibile nell’utilizzo della Safety Car (tempismo non perfetto) e nel far sdoppiare i piloti che dividevano Max e Lewis prima della ripartenza.
Una serie di decisioni che andarono tutte contro il britannico, costretto ad alzare bandiera bianca proprio sul più bello. Toto Wolff e Hamilton hanno dovuto accettare loro malgrado il verdetto della pista, ma non hanno mai del tutto digerito l’atteggiamento e le spiegazioni date da Masi in quel frangente.
Hamilton e Michael Masi, un rapporto irrecuperabile: le parole del pilota inglese sono tutte un programma
Di Michael Masi si erano perse le tracce, dopo che la passata stagione la Formula 1 aveva deciso di sollevarlo dal suo incarico (aveva subito anche pesanti messaggi di morte da parte di qualche malintenzionato per quanto successo ad Abu Dhabi). L’australiano è diventato Presidente Indipendente della Commissione Supercars, il cui campionato in questo week end ha condiviso l’Albert Park con il Circus.
E’ stata quindi l’occasione per rivedere diversi amici (o nemici) e per fare quattro chiacchiere con alcuni di loro. A Melbourne Masi ha avuto modo di parlare ad esempio con piloti quali Gasly, oltre che con alcuni esponenti dei team.
I giornalisti inviati in Australia non hanno potuto evitare di chiedere anche a Lewis Hamilton se avesse intenzione di scambiare qualche parola con l’ex Direttore di Gara. Il campione britannico però non è stato di molte parole e ha ribadito: “No. Sono solo concentrato sul mio futuro e sul tentativo di tornare a vincere. Non c’è niente da dire”. Messaggio chiaro.