Francesco Totti e Alessandro Frau un binomio che in molti ricorderanno nonostante la breve militanza insieme. Dallo storico colpo di tacco alle sfide col numero 10 della Roma
Vi ricordate del gol di Francesco Totti contro la Salernitana nel lontano settembre del 1998? Se riuscite a ripescare quella rete dalla memoria ricorderete senza ombra di dubbio l’assist di tacco per il numero 10 giallorosso da parte di Alessandro Frau, all’epoca 21enne all’esordio con la casacca dei capitolini. Il classe 1977 di Porto Torres ha iniziato la propria carriera proprio nella Turris, nel 1992 per poi passare alla Torres l’anno seguente fino al 1998 ad esclusione di una piccola parentesi con la maglia dell’Avellino.
Cinque campionato di C2 prima di passare al grande salto in Serie A, proprio alla Roma con annesso esordio il 12 settembre 1998 proprio nella gara contro la Salernitana, quella del famigerato colpo di tacco per Francesco Totti.
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Il sogno romano dura però solo una stagione e sette presenze prima di iniziare un lungo girovagare in giro per l’Italia che lo porterà fino al ritiro dal calcio giocato alla veneranda età di 44 anni, non prima di un’ultimissima esperienza in seconda Categoria con la maglia del Treselighes, squadra della stessa Porto Torres, cittadina da cui tutto era iniziato. Estro e fantasia al potere per Frau che in giro per l’Italia spesso e volentieri è diventato beniamino dei tifosi, grazie ad un talento cristallino ma poco fortunato.
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Eppure quel binomio con Totti scoccato con quel famigerato colpo di tacco era stato un meraviglioso inizio del sogno, consolidando inoltre ammirazione e rispetto verso il 10 che avrebbe poi fatto la storia della Roma. I due spesso si sono anche sfidati, come ammesso dallo stesso Frau in un’intervista a ‘Goal.com’ di qualche tempo fa: “Guardavo molti video di Del Piero, Maradona, Baggio, Mihajlovic e anche Totti. Quando con Francesco giocavamo insieme (Totti, ndr) facevamo le sfide in allenamento il sabato mattina. Il più delle volte vincevo io, dico la verità. Ma lui e gli altri me lo dicevano sempre: “Mamma mia, come calci!”. Quindi, io guardavo questi video di grandi campioni e mi mettevo a calciare. Pian piano miglioravo giorno per giorno e ad un certo punto della mia carriera spesso la domenica riuscivo a far goal su punizione”.
Meglio di Totti quindi, ma solo nelle sfide personalissime tra i due in allenamento, perchè poi come ammesso dallo stesso Frau: “Davanti a me c’era un grande campione come Francesco Totti, non uno qualunque, abbiamo visto cosa ha fatto in carriera”.
Totti è una leggenda intoccabile, ma Frau nel suo piccolo ha comunque costruito una carriera di tutto rispetto, col rammarico di ciò che sarebbe potuto essere e invece non è stato.
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