MILANO – Le elezioni si avvicinano e ci sono sempre più italiani che si domandano come si voterà. Il Rosatellum 2.0, la nuova legge elettorale per cui si andrà a votare il 4 marzo, rappresenta due facce della stessa medaglia: per l’elettore, ogni scheda corrisponde ad un voto, mentre il conteggio dei voti e la loro assegnazione a liste e candidati rappresenta un problema un po’ più impegnativo per coloro che rimarranno sino a tarda notte nei seggi.
La ripartizione dei seggi è così composta: i 630 della Camera dei deputati sono divisi in: 232 assegnati in collegi uninominali; 386 in piccoli collegi plurinominali con listini di quattro o cinque candidati bloccati e 12 nelle circoscrizioni estere. Al Senato invece, 116 seggi verranno distribuiti secondo il sistema uninominale, 193 nei collegi plurinominali e 6 nelle circoscrizioni estere.
Elezioni 4 marzo, come votare: la guida per l’elettore
Ogni elettore riceverà due schede, una per la Camera e una per il Senato. Per ciascuna si dovrà scegliere un unico voto e comprenderanno il nome del candidato e l’allegato simbolo.
Primo caso: segno X sul nome del candidato del collegio uninominale. Il voto sarà valido anche per la lista allegata o le liste del collegio plurinominale dove saranno indicati anche i nomi dei candidati delle liste.
Secondo caso: segno X sul simbolo del partito o della lista. In questo caso il voto andrà al candidato dell’uninominale e anche ai candidati della lista del collegio plurinominale.
Tuttavia, occorre fare attenzione durante la votazione: siglare la x sul candidato uninominale potrebbe non bastare se sarà siglato il simbolo di un partito o una lista non collegate. Da questa elezione è prevista anche una novità: la scheda non dovrà essere inserita direttamente nell’urna ma dovrà essere consegnata al presidente del seggio che dovrà verificare il tagliando antifrode. Lo stesso staccherà il tagliando per preservare la segretezza del voto prima di inserirlo nell’urna.