Anche Paulo Dybala tra le ‘spine’ giudiziarie della Juventus, le rivelazioni sulla richiesta di risarcimento danni
Dopo l’addio alla Juventus, Paulo Dybala si è ritrovato con la maglia della Roma è sta disputando una ottima stagione. Numeri importanti con i giallorossi, annata da 13 gol e 8 assist e la possibilità di incidere ulteriormente nel finale aiutando la squadra di Mourinho a raggiungere obiettivi di spessore. Ma le strade della ‘Joya’ e del suo ex club in questi giorni si stanno intrecciando nuovamente.
Il tutto è dovuto, come noto, alle vicende extra campo che stanno riguardando i bianconeri e che possono metterli nei guai. Con un ruolo importante che in questa fase sta recitando proprio l’argentino.
Dybala mette nei guai la Juventus: gli arretrati e la richiesta di risarcimento danni
Dybala, a quanto emerso, è uno di quei giocatori che avanza dalla Juventus mensilità arretrate. Nel suo caso, per un importo di circa 3,8 milioni di euro.
Il club bianconero non ha ancora corrisposto al giocatore l’importo dovuto. Se la cosa non avvenisse in tempi brevi, Dybala potrebbe citare in giudizio la sua ex squadra. Con le notizie riportate dagli organi di stampa, a mezzo delle dichiarazioni dell’avvocato dell’attaccante, di una possibile maxi richiesta di risarcimento danni, da oltre 50 milioni di euro, includendo anche il danno per il mancato rinnovo.
Caso Dybala, l’annuncio in diretta: “Non è vero che ha chiesto 50 milioni alla Juventus”
Notizie che però vengono smentite dalla ricostruzione fatta da Massimiliano Nerozzi, giornalista del ‘Corriere di Torino’. Ai microfoni di TV PLAY, quest’ultimo ridimensiona almeno parzialmente la vicenda.
A suo dire, la richiesta di Dybala e del suo entourage sarebbe in realtà molto inferiore. “Non è corretto dire che la richiesta alla Juventus sia di 50 milioni – spiega – E’ una cifra venuta fuori dalle mail sequestrate dalla Guardia di Finanza tra l’avvocato di Dybala e uno dei legali della Juventus. E’ un discorso in cui si faceva semplicemente notare che le perdite di Dybala per il mancato rinnovo erano di tale ammontare. La cifra da transare in realtà riguardava i 3,8 milioni dei mancati stipendi e un danno morale per il mancato rinnovo, circa 5 milioni. In questo momento secondo l’avvocato Ferrari la Juventus non ha un orientamento, dalle dimissioni del CDA quella trattativa si è interrotta senza nuovi passi ufficiali. Il limite per pagare i vecchi stipendi è aprile 2023, in caso di mancati pagamenti partirebbe la citazione in giudizio”.