Dopo la semifinale di Miami, Carlos Alcaraz ha comunicato un’importante decisione. Per il tennista spagnolo non è la prima volta
Due mesi, tra febbraio e inizio aprile, decisamente positivi per Carlos Alcaraz. Rientrato dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare l’Australian Open, lo spagnolo ha vinto l’Atp 250 di Buenos Aires, il Masters di Indian Wells e raggiunto semifinale e finale a Miami e Rio de Janeiro.
Risultati che, complice l’assenza di Djokovic nei due Masters americani, hanno consentito a Alcaraz di tornare provvisoriamente in vetta al ranking Atp per una settimana prima della mancata conferma del titolo vinto lo scorso a Miami e il conseguente contro sorpasso dello stesso Djokovic.
Tre giorni dopo il ko con Sinner nella semifinale di Miami, Alcaraz ha comunicato il forfait dal Masters di Montecarlo, il primo della stagione su terra battuta. Il motivo del ritiro è dovuto a un’artrite post traumatica alla mano destra e a un fastidio muscolare alla colonna vertebrale. Malanni fisici piuttosto importanti che, inevitabilmente, mettono in dubbio la presenza del fenomeno spagnolo anche nei successivi tornei di Barcellona e Madrid, nei quali, peraltro, è campione in carica.
Il nuovo infortunio, inevitabilmente, accresce i timori sulla tenuta fisica di Alcaraz che ha dovuto fronteggiare negli ultimi sei mesi una serie di stop di varia entità, i quali ne hanno condizionato la continuità di rendimento, costringendolo a saltare eventi importanti.
Il primo infortunio è arrivato nel corso del match con Rune a Parigi Bercy. Uno strappo all’addome che l’ha costretto a fermarsi per sei settimane con conseguente forfait dalle Atp Finals di Torino e dalla fase finale di Coppa Davis.
Effimero il rientro nell’esibizione di Abu Dhabi. A gennaio, una lesione muscolare alla coscia destra ha impedito ad Alcaraz di partecipare all’Australian Open e agli altri tornei di inizio anno. Il rientro a metà febbraio è coinciso con la vittoria a Buenos Aires e la semifinale di Rio De Janeiro. Tra marzo e aprile, trionfo a Indian Wells e semifinale a Miami prima del nuovo ko alla mano.
Decisamente troppi gli infortuni per un tennista di 19 anni, al punto che tra gli addetti ai lavori sorgono inevitabilmente dei dubbi sulla sua tenuta fisica nel lungo periodo e su quanto Carlos possa reggere con il suo tennis “dispendioso”.
Paragonato al suo idolo Rafa Nadal, al momento, Alcaraz lo sta imitando non solo nelle vittorie e nella scalata alla vetta del ranking Atp ma anche, purtroppo, nella serie ravvicinata di infortuni. Limitarli il più possibile in futuro rappresenterà un’altra vittoria per il fenomeno di Murcia.
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