Il tema legato ai diritti tv rimane di stretta attualità nel calcio italiano. Il prossimo triennio della Serie A se lo è aggiudicato DAZN con un’offerta da oltre 800 milioni di euro. Sky però non starà a guardare: nuova svolta all’orizzonte?
Non sembrava finita e effettivamente non lo era la corsa alla trasmissione delle partite del prossimo triennio di Serie A. DAZN la scorsa settimana si è aggiudicato il pacchetto più grande, soffiato alla rivale Sky, con un’offerta da oltre 800 milioni di euro. Questo significa che il massimo campionato italiano sarà trasmesso in streaming, con le parti attualmente in gioco che si ribaltano. A Sky rimane il pacchetto che prevede la trasmissione di tre gare su 10 totali, quello cioè che attualmente è in possesso della stessa DAZN.
Una nuova svolta però potrebbe profilarsi all’orizzonte: alla rete satellitare non sarebbe andata giù l’alleanza tra DAZN e Tim, al punto che ci sarebbero state anche delle denunce all’Antitrust, con possibili ricorsi nel caso in cui venisse esclusa la trasmissione delle partite sul satellite.
Al centro della discussione il bando vinto da DAZN, supportato proprio da Tim, e qualora ci dovessero essere le condizioni tutto l’accordo potrebbe essere rivisto e rivalutato. La guerra a distanza tra Sky e DAZN insomma promette ancora scintille.
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Diritti tv, prezzi e preoccupazioni
Qualora tutto dovesse essere confermato allora si aprirebbe il vero regno DAZN sul prossimo triennio della Serie A. Possibile che l’abbonamento attuale, da 9 euro mensili, possa crescere fino a 30, massimo 35 euro al mese, con possibilità di disdetta da parte degli utenti in qualsiasi momento.
La preoccupazione maggiore degli abbonati riguarda però la qualità dello streaming: in questi primi anni infatti DAZN non ha dato garanzie di buona trasmissione a tutti, per questo si rischia una Serie A in continuo buffering…