CT Nazionale, l’ex Napoli spinge per Spalletti

In queste ore tiene banco la questione nazionale con la Federazione chiamata a sostituire il dimissionario Roberto Mancini.

Il nome più caldo continua ad essere quello di Luciano Spalletti con l’ex Napoli che è ormai il prescelto per la maglia azzurra.

A frenare però le trattative c’è la clausola che lega Spalletti al Napoli con la Federcalcio italiana che dovrebbe versare tre milioni di euro nelle casse della società di De Laurentiis per dare il via libera all’ingaggio del tecnico toscano. Una mossa che si vorrebbe evitare e le diplomazie sono al lavoro per cercare di mediare la situazione anche se al momento De Laurentiis non appare intenzionato a rinunciare a quello che gli spetta. Notizie.com ha intervistato in esclusiva Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli che conosce bene anche Roberto Mancini avendolo avuto come tecnico ai tempi della Fiorentina.

Nazionale, le parole di Taglialatela sulla scelta del ct

L’ex portiere si augura che tutto venga sistemato il prima possibile vedendo Luciano Spalletti come uomo perfetto alla guida della nazionale italiana.

“Non vorrei dare giudizi ma parlo anche da dirigente, i contratti vanno rispettati. Tra l’altro è stato Spalletti a chiedere di essere liberato”. Pino Taglialatela, oggi presidente dell’Ischia Isolaverde, ha detto la sua a Notizie.com facendo il punto di quello che sta accadendo per il ruolo di ct in nazionale. L’ex portiere ha poi proseguito: “Spalletti doveva restare a Napoli, non ha voluto proseguire perché voleva un anno di relax. Se Spalletti può essere il giusto erede di Mancini? Caspita. Parliamo di un grande tecnico che ha sempre raggiunto risultati importanti”.

“De Laurentiis ed i dirigenti della Federazione sono uomini intelligenti – ha proseguito l’ex estremo difensore di Fiorentina e Napoli – si risolverà sicuramente tutto”. Taglialatela ha poi concluso: “Non sarà certo facile prendere il posto di Mancini, ma Spalletti può essere l’uomo giusto, parliamo di un grande tecnico”.

Le parti sono al lavoro per cercare un accordo anche perché l’Italia è chiamata tra circa 20 giorni a tornare in campo per delle partite fondamentali in vista della qualificazione al prossimo europeo che si terrà nel 2024. Dopo la mancata qualificazione allo scorso mondiale gli azzurri sono chiamati di nuovo al riscatto ed a difendere il trofeo conquistato nel 2021 in Inghilterra, proprio sotto la guida di Roberto Mancini.