Il Milan sotto accusa in un momento di crisi, nelle critiche alla gestione finiscono anche Maldini e Massara: analisi impietosa
La stagione del Milan, alla ripartenza dopo la lunga sosta, si è decisamente complicata. L’obiettivo era tentare la risalita in campionato per ridurre il gap dal Napoli in fuga, ma la forbice dalla capolista è invece aumentata e la squadra di Pioli appare in grossa difficoltà non solo dal punto di vista dei risultati ma anche delle prestazioni.
Milan, gennaio da incubo: serve una reazione immediata
I rossoneri avevano esordito nel nuovo anno con la vittoria sulla Salernitana, che, unita al ko della capolista con l‘Inter, aveva fatto pensare di poter concretizzare la rimonta. Invece, dal -5 si è passati rapidamente al -12, con i pareggi con Roma e Lecce e la sconfitta clamorosa nelle proporzioni con la Lazio. Un ko che si unisce a quelli in Coppa Italia e Supercoppa con Torino e Inter. Bilancio delle ultime settimane fortemente negativo per Pioli e per i suoi, chiamati a invertire la rotta. La rimonta scudetto appare complicata, ma per il momento c’è innanzitutto da riprendere l’andatura per non mettere a rischio il piazzamento Champions.
Milan, Maldini e Massara sotto accusa: “Percorso sbagliato”
L’analisi del momento del Milan viene condotta, su Tv Play, da Alessandro Giudice, economista e collaboratore del ‘Corriere dello Sport’. Sotto accusa l’intera gestione del club, mercato incluso, con le figure di Maldini e Massara che finiscono nel mirino.
“Il Milan si lamenta per il budget, ma in realtà considerando entrate e uscite in estate è il club che ha speso di più – ha spiegato – Cardinale non ha chiuso nessun rubinetto. Al momento, i titolari sono di fatto per undici undicesimi giocatori della scorsa stagione, non c’è uno dei nuovi acquisti che abbia convinto Pioli. E’ presto per bollarla definitivamente come una campagna acquisti fallimentare, ma c’è da riflettere. Zaniolo? E’ stato già fatto un investimento pesante su De Ketelaere. Pioli probabilmente si è fatto le sue idee sul giocatore. E’ un dato di fatto che non stia rendendo. Il Milan ha un problema organizzativo, non di capacità individuali. Nel recente passato, lo scouting era organizzato e gli investimenti passavano attraverso l’approvazione di un comitato. Sostituire a questo criterio un altro dando poteri assoluti all’area tecnica è stato un errore che si sta pagando caro. La scelta di Maldini è stata ingenua e senza alcuna malizia, lascia basiti. Concedere autonomia assoluta a Maldini e Massara è stato un errore, a fine campionato saranno riviste alcune cose nel club. Non si tratta di sminuire Maldini che ha fatto un buon lavoro, ma basarsi solo sul suo operato non sta pagando”.