La Juventus valuta le alternative per il dopo Allegri: c’è anche un nome nuovo per la panchina bianconera che spiazza tutti
Al momento del suo ritorno alla Juventus, un anno e mezzo fa, probabilmente non ci si sarebbero attese così tante difficoltà per Allegri per riportare i bianconeri in alto in Italia. L’allenatore livornese, nella sua seconda esperienza bianconera, sta trovando ostacoli di vario genere e non riesce a replicare il super ciclo vincente del precedente quinquennio tra il 2014 e il 2019.
Juventus, Allegri tenta la rimonta ma la strada è in salita
E’ vero, è una Juventus che non ha più i campioni di allora. Ma la proposta di gioco con Allegri in panchina in questa stagione, e anche nella scorsa, non è stata praticamente mai di alto livello. E anche i risultati latitano. Quarto posto lo scorso anno, come il tanto vituperato Andrea Pirlo, ma senza nemmeno un trofeo, con il predecessore che almeno aveva portato a casa Supercoppa italiana e Coppa Italia. In questa stagione, il percorso in Champions League si è già concluso, e persino il terzo posto che varrebbe il ripescaggio in Europa League è tutto da conquistare. C’è da recuperare poi terreno in campionato, dove quanto meno sono arrivate tre vittorie di fila a dare respiro e un pizzico di continuità. Ma i numerosi infortuni stanno complicando le cose e la vetta resta pur sempre lontana dieci punti. Le prossime gare prima della sosta per il Mondiale (in particolare gli scontri diretti con Inter e Lazio) potrebbero essere decisive per capire quali saranno le prospettive stagionali. Intanto, Allegri resta in sella ma sempre in bilico per la prossima stagione. Esonero a campionato in corso lontano, a fine anno le strade potrebbero separarsi.
Juventus, per il dopo Allegri un campione d’Italia: si guarda a Pioli
E tra i possibili sostituti, a sorpresa, spunta Stefano Pioli. ‘Repubblica’ riferisce che la dirigenza bianconera starebbe pensando all’attuale tecnico del Milan, campione d’Italia in carica in questo momento. Anche per lui, che al momento non ha ancora rinnovato con i rossoneri, si tratterebbe di un ritorno a Torino. Non da allenatore, in bianconero infatti ha giocato nelle prime fasi della sua carriera, per tre anni dal 1984 al 1987, come rincalzo nella squadra di Platini e Boniek. Tuttavia, la sensazione è che possa restare una suggestione: il Milan vuole blindarlo per un’altra stagione nel periodo dei Mondiali.