Sarri Inter, si deve attendere giugno: clausola e innesti, rivoluzione nerazzurra

Sarri Inter, se salta Inzaghi si deve attendere giugno: clausola e innesti, rivoluzione nerazzurra

Sarri offerta Sassuolo
Maurizio Sarri © Getty images

Inter ormai vicinissima a Simone Inzaghi, ma i nerazzurri non hanno ancora scartato definitivamente un’altra pista di livello: Sarri. I contatti ci sono stati, in caso di colpo di scena legato all’ormai ex allenatore della Lazio sarebbe una buona soluzione per sostituire il partente Conte. Molto dipenderebbe dalla disponibilità economica del club e dalle possibili richieste tecniche dell’allenatore, pronto a rivoluzionare completamente la rosa. Sarri, comunque, in caso di virata del club sarebbe orientato a dire sì per la qualità della rosa e per la valorizzazione di diversi elementi emersi con Conte. Tuttavia, nel caso arrivasse, bisognerebbe attendere giugno: secondo il Corriere della Sera, la Juventus deve ancora corrispondergli circa 2,5 milioni di euro come stabilito dal contratto, in scadenza proprio a giugno.

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Sarri Inter, si deve attendere giugno: rivoluzione nerazzurra

Se dovesse sbarcare a Milano, quali sarebbero le sue richieste? Si punterebbe al 4-3-1-2, in difesa fari puntati sui parametri zero Maksimovic, Milenkovic e Boateng, nomi già accostati nel regno Conte. Come terzino sinistro da definire la posizione di Kolarov, occhio a Tagliafico dell’Ajax e al pupillo Hysaj che può arrivare a costo zero. In tal caso Darmian vice Hakimi a destra con D’Ambrosio ormai lontano dalla riconferma. A centrocampo conferme per Vecino e Gagliardini, via Vidal e un innesto top da scegliere tra Zielinski (perfetto per lui dopo averlo avuto al Napoli) o Isco, il grande sogno dal Real. In attacco via anche Sanchez, dentro due punte come Milik e Muriel come vice Lukaku e Lautaro. Questa la possibile Inter di Sarri: Handanovic; Hakimi, De Vrij, Bastoni (Skriniar, Boateng), Kolarov (Tagliafico, Hysaj); Barella, Brozovic (Jorginho), Sensi (Zielinski, Isco); Eriksen; Lukaku (Milik), Lautaro (Muriel).

L’Inter di Sarri

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