Matteo Berrettini è uno dei personaggi tennistici più in voga nel momento, forse più per il gossip che per quanto fatto vedere in campo
Matteo Berrettini sta diventando un uomo da copertina, ambito dalle televisioni e dai marchi pubblicitari. Ha parlato di aspetti della sua vita particolari, in particolare del bisogno di vedere anche un po’ di luce e di come si approccia alla religione.
Un lato di Matteo Berrettini inedito è quello che sta emergendo negli ultimi giorni. Il tennista si è aperto con una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato di altri aspetti che, in qualche modo, possono aiutarlo nel mondo del tennis.
Dovrà sicuramente ritrovare un po’ di smalto, le ultime prestazioni non hanno convinto i tifosi e dovrà anche smentire gli scettici. In molti danno la colpa per le sue prestazioni alla love story con Melissa Satta, per gli amanti del tennis l’ex velina sta distraendo un po’ troppo il campione italiano. Che avrà il compito di riscattarsi e dimostrare davvero di essere un top player con la racchetta in mano una volta smaltito l’infortunio patito a Montecarlo.
Berrettini inedito, cosa pensa della religione
Il tennista italiano è un uomo molto attaccato alla famiglia, lo dimostra parlando del sole. Una simbologia importante per lui: ne ha uno tatuato sul braccio sinistro e spesso lo disegna sulla telecamera. Per il tennista indica la nuova luce arrivata in amore, ma anche il forte rapporto con sua mamma, che spesso lo segue nei tornei più duri. Lo spiega anche lo stesso Berrettini: “Spesso tendo a vedere tutto nero, perciò ho bisogno particolarmente di luce, in tutti i sensi. È bene vedere la luce su me stesso e quanto sto facendo”. Particolare, inoltre, è il rapporto con il mondo della religione. Ne parla senza filtri, come è giusto che sia.
Matteo Berrettini ha rivelato: “La religione ha avuto un posto nella mia vita quando ero più piccolo, intorno ai 14-15 anni. Adesso, onestamente, non sento quella spinta spirituale”. Il tennista è fatalista, sa di poter contare solo sulle sue forze in campo, quelle che dovrà tirare fuori nelle prossime settimane per mettere a tacere le critiche.
Berrettini, quindi, ha aggiunto come chiosa finale: “Mi piacerebbe credere in qualcosa di soprannaturale, mi faccio delle domande e forse vorrei essere anche più devoto. Mi domando, un po’ come tutti, se ci sia qualcosa o meno, ma tendo a non credere”.