Berrettini e Sinner si preparano per un 2023 in cui riscattare le delusioni di quest’anno: c’è una piccola differenza tra i due
Diversi per caratteristiche tecniche, ma entrambi dotati di grande talento, che ha già dato non poche soddisfazioni al tennis italiano. Matteo Berrettini e Jannik Sinner possono rinverdire i fasti nostrani nella racchetta e ambire ai massimi traguardi, ma vengono da un 2022 che non è stato per niente facile.
Berrettini e Sinner, 2022 in archivio con alti e bassi e amarezze: troppi infortuni e un pizzico di sfortuna
Matteo aveva iniziato alla grande, conquistando la semifinale agli Australian Open a gennaio. Arrivando dunque nel terzo slam su quattro almeno una volta in semifinale (l’ultimo che gli manca è il Roland Garros). Poi, una lunghissima serie di problemi: stagione sulla terra saltata per due infortuni, il ritorno doppiamente vincente sull’erba a Stoccarda e al Queen’s, ma Wimbledon saltato per il Covid. Quarti di finale agli Us Open e poi ancora infortuni. Sinner ha avuto un percorso simile, con svariati problemi disseminati lungo tutto l’anno: al Roland Garros, aveva iniziato dominando l’ottavo di finale con Rublev, poi il ritiro. Sfortunato e poco lucido a Wimbledon, dove nei quarti era due set a zero contro Djokovic, e agli Us Open, dove sempre ai quarti ha avuto match point con Alcaraz, che aveva battuto nei precedenti a Wimbledon e a Umago. Ancora infortuni, quindi, anche per lui. Entrambi, non hanno potuto prendere parte alle fasi finali di Coppa Davis: Berrettini ci ha provato, nel doppio decisivo della semifinale con il Canada, pur palesemente fuori condizione. Chissà come sarebbe andata, con entrambi in campo e al top. Ora, si guarda al 2023, cercando di risalire le posizioni perse in classifica, che non gli hanno consentito di partecipare alle Atp Finals come era invece accaduto un anno fa.
Berrettini e Sinner, ecco quando si riparte per il 2023: c’è una differenza tra i due
Nel nuovo anno, ripartiranno in maniera diversa. Berrettini, dal 29 dicembre, nella United Cup, che assegnerà punti ATP, mentre Sinner dal 2 gennaio nell’Atp 250 di Adelaide. Per entrambi, l’obiettivo di prepararsi agli Australian Open, dove cercheranno di ripetere il buon percorso di un anno fa. Una differenza, tra i due: Jannik ha sopravanzato Matteo in classifica, posizione numero 15 contro numero 16. Per entrambi, il ritorno nella top 10 sembra poter essere alla portata, a patto di ritrovare continuità.