Matteo Berrettini torna in campo dopo un mese e mezzo, l’azzurro vuole iniziare al più presto la risalita in classifica ATP: gli scenari
Negli ultimi tempi, si è discusso molto della figura di Matteo Berrettini, uno dei tennisti che ha già scritto in carriera pagine di storia del tennis italiano. Il romano classe 1996, un anno fa, si era spinto, grazie ai suoi risultati, fino alla posizione numero 6 del ranking mondiale, la più alta raggiunta da un azzurro dai tempi di Adriano Panatta. Prima di un brusco calo dovuto a infortuni e a una condizione non sempre brillante.
L’uscita al primo turno degli Australian Open ha fatto precipitare Matteo in classifica, fino alla posizione numero 24 del ranking. Da allora, ha deciso di programmare un ritorno in campo con calma, con un richiamo di preparazione per mettere a punto la condizione nel miglior modo possibile. In queste settimane, diverse polemiche su di lui anche per faccende extra campo, con la troppa attenzione, secondo alcuni, all’aspetto mediatico, gossip incluso (da un po’ frequenta la showgirl Melissa Satta, per una delle coppie che sta già infiammando a ripetizione i social). Ma ora, è il momento di pensare a ritrovare il suo miglior tennis. Ritorno in campo nel torneo ATP 500 di Acapulco, in Messico, sul cemento, in preparazione al doppio Masters 1000 negli Stati Uniti, con i tornei di Indian Wells e Miami. Appuntamenti che dovranno lanciarlo alla grande in vista della stagione sulla terra rossa, dove dovrà riscattare la lunga assenza dello scorso anno. In Messico, esordio sul velluto, con lo slovacco Alex Molcan, strapazzato 6-0 nel primo set prima del ritiro. E il prosieguo del torneo può già regalargli diverse soddisfazioni.
Dopo la vittoria di Rio de Janeiro, infatti, Cameron Norrie, uno degli avversari principali, ha disdetto la sua partecipazione al torneo. Agli ottavi, Berrettini ha battuto anche lo svedese Ymer. Ai quarti, ecco l’incrocio con Holger Rune, numero 10 del mondo che non ha iniziato l’annata in maniera brillantissima, mentre Casper Ruud, l’avversario potenzialmente più pericoloso in semifinale, conferma il suo periodo negativo essendo uscito già agli ottavi. L’approdo in finale insomma (con gli americani Fritz, Tiafoe e Paul come potenziali candidati) non è impossibile. Vincendo il torneo, ma anche col solo accesso alla finale, Berrettini rientrerebbe già nella top 20.
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