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Berardi e la Juventus: rifiuti e… rimpianti?

Domenico Berardi, stella del Sassuolo e della Nazionale, rifiutò di passare alla Juventus nonostante un affare fatto. Adesso però è tempo di rimpianti?

Domenico Berardi, calciatore e capitano del Sassuolo / Getty Images

E’ da diverso tempo un pilastro del Sassuolo ed, a suon di gol e grandi prestazioni, potrebbe candidarsi a diventare un uomo a sorpresa della Nazionale di Roberto Mancini a pochi mesi da Euro 2021: Domenico Berardi, fantasista mancino classe 1994, è pronto a decollare definitivamente in questa stagione 2020-2021.

Il gol segnato ieri sera nel match contro la Polonia, con il suo mancino delizioso, ha ribadito, ancora una volta, come sia ormai diventato un calciatore maturo e pronto per il grande salto nel calcio delle big.

Eppure, Berardi, il grande salto lo aveva assaporato diversi anni fa. Fu però lui stesso a dire di no alla Juventus con un rifiuto passato alla storia.

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Berardi ed il rifiuto alla Juventus: “La sentivo come un’imposizione”

I calciatori della Juventus / Getty Images

La Juventus aveva infatti già messo le mani su di lui nel 2013: all’interno dell’operazione Marrone, i bianconeri, ammaliati da quel mancino fatato, avevano acquisito la comproprietà del cartellino di Berardi, all’epoca talento emergente che la Juve avrebbe voluto aggiungere alla sua batteria di stelle italiane.

Nel momento in cui però la compagine Campione d’Italia pensò effettivamente di acquisire la piena titolarità del suo cartellino, fu proprio Berardi a tirarsi indietro, come raccontato alla Gazzetta dello Sport.

E’ vero, rifiutai la Juve, ma più che altro dissi di si al Sassuolo – ha spiegato – Avevamo appena conquistato l’Europa League e volevo giocarla con i miei compagni, crescendo un altro anno. La Juve non mi ha costretto a fare nulla, ma spingeva perché io andassi lì e per me era come un’imposizione. La cosa che mi preoccupava era: quanto avrei giocato? Mi avrebbe fatto bene tanta panchina da giovane? L’esempio di Zaza pesò tantissimo: ho contato i minuti che Simone aveva giocato in bianconero e lì mi decisi a dire di no”.

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Berardi e quel no alla Juve: il rimpianto adesso cresce?

Da quel momento sono passati circa 5 anni ed, al netto di una scelta fatta con il cuore, il cammino di Berardi e del Sassuolo non è mai stato al livello di una Juventus scudettata per ben 9 volte consecutive. 

Probabilmente il rimpianto di aver detto no alla corazzata bianconera è tanto, ma chissà che questo 2020-2021 non possa anche regalare a Berardi una nuova chance con una big.

Come sempre, dipenderà dal suo piede mancino. Quel piede che lo avrebbe potuto, nel 2013, già far vestire di bianconero.

 

 

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Pubblicato da
Mauro Piro

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