Avenatti, il retroscena: ”Mi dissero che potevo avere due mesi di vita. Rinato quando mi diedero l’idoneità agonistica”

Avenatti © Getty Images

MILANO – Felipe Avenatti, attaccante del Bologna, si racconta dopo i mesi passati sotto osservazione a causa dei problemi cardiaci che potevano costargli la carriera ma soprattutto la vita. ”Quel giorno i medici telefonarono a mia moglie e le dissero: se l’esame al cuore è positivo, Felipe ha poco più di due mesi di vita – ha detto al ‘Corriere dello Sport’ -. Se è negativo avrà una vita normale. Ma tutto questo io l’ho saputo solo dopo.”

Avenatti, il retroscena: ”Mi dissero che potevo avere due mesi di vita. Rinato quando mi diedero l’idoneità agonistica”

“Arrivo a Bologna a luglio dell’anno scorso, faccio la visita medica ma qualcosa non va: tachicardia, problemi al cuore. Mi fermano per oltre un mese ma non capiscono che cos’ho; comincio ad avere paura, non dormo la notte. Ancora esami, stavolta in America e finalmente mi danno l’ok, ma qualche giorno prima c’era stata quella telefonata a Jessica… La mattina che è successa la tragedia di Astori, io e mia moglie eravamo a letto e abbiamo sentito la notizia. Quando mi hanno dato l’idoneità l’8 dicembre 2017 sono nato una seconda volta” ha concluso l’attaccante.

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