Il tecnico di Reggiolo, reduce dal trionfo in Coppa di Spagna contro il Barcellona, ha soddisfatto la curiosità di tanti tifosi
Proprio quando sembrava tutto perduto, quando ci si era già quasi rassegnati ad un finale di stagione che ‘al massimo’ avrebbe potuto regalare un altro trionfo in Champions League – difficile, considerando il valore degli avversari e il fatto che il Real abbia già vinto la Coppa lo scorso anno – ecco il colpo di coda. Ecco la grande impresa che potrebbe consentire al club Merengue di tornare a vincere la Copa del Rey.
L’eco del roboante 0-4 inflitto dal Real Madrid al Barcellona, nella sfida da cui sarebbe dovuta uscire la seconda finalista della coppa nazionale, non si è ancora spenta. Lontano dai catalani ben 12 punti in campionato, già perdente nella gara d’andata del 2 marzo al Bernaebu, la Casa Blanca ha lanciato un bel segnale in vista del rush finale della stagione. ‘Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare‘, si diceva in un famosissimo film che ha fatto epoca. Ecco, il Real Madrid ha fatto capire che quando si tratta di dare il massimo nel momento decisivo, risponde sempre presente. Una caratteristica che non nasce certo con Carlo Ancelotti, ma che nelle ultime due stagioni ha visto l’allenatore italiano infondere quelle giuste motivazioni per credere in ogni rimonta. L’incredibile affermazione in Champions League nella scorsa stagione, in cui il ruolo del tecnico è stato decisivo, ne è la prova tangibile.
Ancelotti e il sopracciglio alzato: la spiegazione
Protagonista di una carriera che lo ha visto trionfare un qualunque paese sia andato ad allenare, ben voluto dai suoi giocatori, amato dai tifosi, Ancelotti è l’esempio perfetto dell’allenatore ideale per un top club. Negli anni gli appassionati di calcio non hanno fatto a meno di notare un vezzo che contraddistingue la mimica facciale dell’ex tecnico, tra le altre, di Parma e Juve: il sopracciglio alzato. Dapprima riscontrato in circostanze che potevano far supporre un certo nervosismo da parte del protagonista, questa caratteristica delle espressioni facciali di Re Carlo è stata poi notata sempre più spesso. Lo stesso allenatore ne ha dato finalmente la spiegazione che tutti attendevano.
“È un qualcosa che non riesco a controllare. Ogni tanto mi stupisco quando mi rivedo in televisione. Si alza senza controllo. Non c’è una ragione, e di certo nessun presunto incidente in Vespa“, ha scherzato Ancelotti. Un qualcosa di involontario, un riflesso incondizionato: questo sarebbe alla base di quello che è diventato una sorta di simbolo della sua mimica facciale. Inutile sottolineare come, nel tempo, tale ‘vezzo’ si sia prestato ad abbondante materiale per ‘meme‘ di ogni tipo.