Destino segnato per Pirlo, Allegri in pole per tornare sulla panchina della Juventus, ma ci sono degli ostacoli da superare
In molti sono certi che il sostituto di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus, sarà Massimiliano Allegri. Il nuovo corso, voluto in estate, con grande coraggio, dalla dirigenza bianconera, non sta portando i frutti sperati. Certamente l’ex regista andrà via in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League, ma è probabile che l’addio ci sarà comunque. In cima alla lista dei papabile per sostituirlo, c’è proprio il suo ex allenatore al Milan e agli stessi bianconeri. Il possibile ritorno dell’allenatore Toscano, nonostante il grande appeal e l’indiscusso valore che conoscono bene alla Continassa, presenterebbe anche dei contro. Occorre, infatti, ricordare che, alla base della separazione, avvenuta due stagioni fa, ci furono vedute diverse con Pavel Nedved e Fabio Paratici. Sarebbe inevitabile, in caso di fumata bianca, dunque, anche un cambiamento importante a livello dirigenziale. Ma non basta. Il presidente Andrea Agnelli, in questo modo, andrebbe a sconfessare un po’ se stesso e quel cambio di strategia, fortemente voluto, con le scelte di Maurizio Sarri prima e Pirlo poi.
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Mai così vicini, mai così lontani: la storia di Massimiliano Allegri e la Juventus
Graziano Campi a ‘Top Calcio 24’ tira il freno sulla trattativa tra Allegri e la Juventus: “Non credo che Allegri torni alla Juve: io pensavo che lo avrebbero annunciato lunedì o martedì, invece è tutto fermo. Qualcosa si è bloccato. Se non prendi subito un allenatore disponibile, vuol dire che non c’è piena fiducia in lui”.
Insomma, si tratterebbe di un ritorno suggestivo che, però, presenta tanti ostacoli. Non vanno, però, dimenticati i risultati sul campo, che poi sono ciò che conta di più. Il tecnico livornese, nella sua esperienza torinese, non solo è stato padrone assoluto in Italia, ma è riuscito anche a portare la squadra a giocare due finali di Champions.