La Juventus vive un momento molto particolare della propria storia recente. Tra le difficoltà di campo di un’annata storta e quelle esterne che hanno anche portato ad incassare 15 punti di penalizzazione in classifica che pesano non solo sulle ambizioni ma anche sulla situazione psicologica della squadra.
Il compito della Juventus è quello di provare ad uscire da questa situazione delicata che si è venuta a creare, limitando al minimo i danni di una stagione nata storta e proseguita nel peggiore dei modi anche con le vicende extracampo. La penalizzazione ed in generale tutto quanto accaduto e potrebbe accadere, condiziona anche a livello psicologico. Opinione anche di Antonio Barillà, giornalista de ‘La Stampa’.
Juventus, tra campo e problematiche esterne: la stagione entra nel vivo
L’annata che sta vivendo la Juventus è una delle più singolari degli ultimi tempi con una sequela di difficoltà che stanno condizionando l’andamento della squadra di Massimiliano Allegri. La penalizzazione di 15 punti in classifica, e più in generale le vicende societarie che accompagnano i bianconeri, restano un fattore evidente e possibilmente incisivo. A tal proposito si è anche espresso il giornalista de ‘La Stampa’, Antonio Barillà, che a ‘Calciomercato.it’ su TvPlay ha detto: “La Juventus non può permettersi di lasciarsi condizionare da quanto sta accadendo intorno.
Se ti lasci trasportare dal momento psicologico rischi di svuotarti e scaricarti, andando incontro a situazioni pericolose. Perché in caso di sentenza benevola avrai il rimpianto di non aver lottato in campo, mentre in caso di sentenza negativa la situazione si aggraverebbe. In questo momento la Juventus naviga nell’incertezza. Lo stesso Allegri ha parlato del non avere alibi, ma è difficile che i giocatori non si immedesimino nella situazione. Sconfitta col Monza? Penso che Palladino sia un ottimo allenatore, ma sui giocatori la situazione ha influito a livello psicologica, si può parlare con qualunque giocatore per capire i rischi di una situazione del genere, non sono d’acciaio”.
Juventus, il problema ‘psicologico’ del momento
Una problematica dunque anche psicologica in relazione alla situazione su cui Barillà si sofferma: “Di Maria che qualche partita l’ha giocata e ha vinto tanto ha detto ai microfoni delle tv che la situazione ora è complicata dopo quanto è successo, penso ne sappia un po’ più di noi. Non mi sembra di aver mai detto poi che Palladino non abbia meriti ma so anche, avendo parlato con persone vicine alla Juventus, che non è semplice riuscire a giocare con la serenità di prima dopo una penalizzazione del genere. Quando è successo quello che è successo la Juventus era seconda, ha avuto blackout clamorosi anche in Champions League, ma contro il Monza ci sono stati errori giustificabili secondo me solo con una difficoltà psicologica”.