Il mondo giornalistico e dello spettacolo piange la morte di Maurizio Costanzo: era tifoso della Roma, ma coi giallorossi scattò la polemica
E’ stato uno dei personaggi più significativi del mondo dello spettacolo italiano, che ora piange la sua scomparsa. Si è spento a Roma Maurizio Costanzo, una vera e propria icona che ha lasciato un segno profondissimo del suo passaggio.
Maurizio Costanzo muore a 84 anni: ci lascia una figura fondamentale di radio, tv e non solo
Costanzo aveva 84 anni e fino all’ultimo è stato profondamente impegnato nella sua professione di giornalista, che ha intrapreso fin da giovanissimo. Associando alla stessa tantissime altre peculiarità: paroliere (scrisse, tra le altre, le parole della celebre ‘Se telefonando‘ di Mina), conduttore radiofonico, televisivo, sceneggiatore, scrittore e molto altro ancora. L’elenco delle sue molteplici esperienze è lunghissimo, il segno più concreto della sua influenza nel mondo televisivo è la creazione del Maurizio Costanzo Show, che ne fa, di fatto, il ‘padre’ del talk show all’italiana. Un programma iconico che fino allo scorso anno ha fatto la storia del piccolo schermo e che dal 1982, anno della prima messa in onda, ha rappresentato uno dei principali ‘salotti’ italiani, con le sue storiche interviste a personaggi chiave non solo del mondo dello spettacolo, ma anche della vita di tutti gli italiani. Dopo tre precedenti matrimoni, dal 1995 era sposato con Maria De Filippi, componendo con lei una delle coppie più amate nel mondo del piccolo schermo.
Maurizio Costanzo e la polemica con la Roma: cos’è successo
Costanzo era anche molto legato al mondo del calcio. Da sempre, era stato tifosissimo della Roma. Anche se il suo rapporto con la squadra giallorossa si era di recente incrinato, con una polemica che aveva fatto molto discutere.
Nell’estate 2021, infatti, Costanzo era stato investito del ruolo di responsabile delle strategie della comunicazione del club. Un ruolo che, per uno come lui, tifosissimo, era una sorta di sogno che andava a realizzarsi e infatti non aveva nascosto, all’epoca, la sua felicità. Tuttavia, dopo pochi mesi, il rapporto si era interrotto. Alla stampa, in vari momenti, aveva spiegato il motivo delle sue dimissioni: “Non mi è stata data la possibilità di svolgere il lavoro che mi avevano affidato. Speravo di poter dare il mio contributo, ma così non è stato. Non venivo più informato di alcune cose, ho diversi rimpianti se mi guardo indietro e mi dispiace molto, ma resto sempre un grandissimo tifoso della Roma”.