CR7 poteva essere CR28: la vera storia del numero di Cristiano Ronaldo

L’iconico marchio CR7 poteva in realtà essere CR28: la vera storia del numero di maglia di Cristiano Ronaldo, più che un numero un’icona.

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Da Cr28 a Cr7: la storia del numero di maglia di Cristiano Ronaldo

In pochi ci crederanno, ed in pochi forse conoscono la storia, ma l’iconico marchio CR7, avrebbe dovuto essere in realtà CR28. Una storia davvero unica e sconosciuta ai più legata alla leggenda di Cristiano Ronaldo, campione portoghese della Juventus.

Ad avere questa intuizione, rivelatasi particolarmente geniale, fu Sir Alex Ferguson, manager del Manchester United e persona fondamentale nella storia della carriera (e della vita) di Cristiano Ronaldo. Fu lo scozzese a compiere questa scelta storica che diede una spinta, probabilmente involontaria, all’invenzione di un marchio diventato ormai icona mondiale.

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Da CR28 a CR7: l’incredibile storia del marchio di Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo Alex Ferguson
Cristiano Ronaldo e Sir Alex Ferguson nel 2004 / Getty Images

E’ l’agosto 2003 e in un’afosa ed intensa estate di calciomercato, il 18enne talento Cristiano Ronaldo lascia il Portogallo ed il suo Sporting Lisbona per approdare al Manchester United. Un passo rivelatosi più che decisivo per la carriera del recordman lusitano: con la maglia dei Red Devils, Ronaldo diventa grande, iniziando ad alzare i primi trofei ed i primi premi individuali.

A pochi giorni dall’inizio della Premier League, Cristiano è chiamato a compiere una scelta: quale numero di maglia indossare? I tifosi, e l’opinione pubblica, spingono fortemente affinché Ronaldo erediti la maglia che fu di David Beckham (da poche settimane passato al Real Madrid), ma Cristiano nicchia. Non si sente pronto a raccogliere la storica 7 del Man United, passata dalle spalle di Becks, CantonaBest, per citarne alcuni.

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Cristiano Ronaldo Alex Ferguson
Cristiano Ronaldo e Sir Alex Ferguson nel 2015 / Getty Images

Cristiano Ronaldo vuole a tutti i costi la maglia numero 28, maglia indossata ai tempi dello Sporting Lisbona e che lo farebbe sentire maggiormente a suo agio rispetto alla pesantissima 7.

Sir Alex non la pensa però così: “Sei pronto, devi prendere la 7″. Un’investitura non da poco: è totale la fiducia nei mezzi del giovane Cristiano. Ronaldo non può dire di no a chi lo ha voluto così fortemente in Inghilterra e così dà il suo assenso, raccogliendo la maglia numero 7 e dimenticando la 28, da quel momento scomparsa per sempre dai pensieri di CR7.

Il resto della storia è più che nota a tutti: con quel numero di maglia, Cristiano è diventato Re del calcio, e successivamente imprenditore di successo a livello planetario sotto il marchio iconico “CR7″.

E pensare che Cristiano, quel 7, nemmeno lo voleva…